mercoledì 12 maggio 2010

Diario di Gioco 36

Questo maggio si dimostra crudelmente privo di occasioni di gioco e di tempo libero in generale, non di meno sono riuscito a strappare una partita a Guerra dell'Anello.

La battaglia è stata uno scontro tra i miei uomini di Gondor e un agguerrito gruppo di Elfi Silvani. 
Purtroppo ho avuto pochissimo tempo per la preparazione, per cui ho usato una lista fatta al volo senza prepararmi un piano di battaglia adeguato, cosa che ho pagato nel corso della partita.

Ma andiamo con ordine, dal mio lato avevamo il possente Boromir e Gandalf il Grigio, a capo di una formazione da sei compagnie di Guerrieri di Tirith, una da sei di Veterani di Osghiliat, una da sei di Cavalieri di Minas Tirith, una da Tre di Arcieri di Minas Tirith, e di due formazioni di due ognuna di Balliste di Gondor.

Da Giocando 2010

Il mio avversario mi opponeva Thranduil a capo di due formazioni da quattro compagnie di arceri, una da quattro di guardie elfiche, una formazione da quattro compagnie di cavalieri con arco, Gwaihir e un'altra Grande Aquila, anche qui con gruppi di comando sparsi.

Lo scenario era la conquista di cinque segnalini obiettivo sparsi per il campo, e lo schieramento il muro di scudi. 

Il tiro per lo schieramento mi favorisce, decido quindi di schierare per primo nella zona più vicina a tre dei cinque segnalini. Decido che il mio piano sarà la conquista di quei tre e poi il mantenimento, forte del fatto che se li vuole se li dovrà venire a prendere, visto che solo con due non riuscirebbe a vincere. Visto che tutto non mi entrava in gioco ho scelto di tenere in riserva la formazione di guerrieri, con l'idea che gli arcieri avrebbero preso l'obiettivo per passarlo poi a questi.

Il tiro per l'iniziativa mi favorisce di nuovo, e scelgo di iniziare io per prendermi gli obiettivo, cosa che faccio, mentre il mio avversario avanza leggermente per mettere i suoi archi a gittata. Avevo messo in conto che per farmi delle ferite gli archi dovevano tirare dei sei, spesso da confermare con dei quattro, per cui non pensavo di subire più di una o due ferite a botta.
La media di tiri del mio avversario è stata però leggermente più alta, per cui i miei uomini hanno cominciato a subire perdite devastanti, obbligandomi a togliere formazioni sane a ogni turno... Insomma, il mio piano si è prontamente sfasciato, e il nemico non ha dovuto nemmeno toccarmi!

Da Giocando 2010

I punti salienti della partita hanno visto Gandalf fatto a pezzi da Gwaihir in un duello eroico, le grandi Aquile hanno dimostrato di valere il loro peso in oro, i cavalieri elfici pur se con scarsa armatura si ripagano abbondantemente con un volume di dadi scandaloso, dopo essere stati sfoltiti abbondantemente dal fuoco delle balliste e da una carica di cavalleria, la singola compagnia sopravvissuta carica la mia cavalleria e tira più dadi delle tre compagnie rimanenti... Pur non riuscendo a infliggere danni seri fanno paura.

Dopo sei turni in cui fuggivo come una bambina impaurita riesco a portare una carica di cavalleria, che rimbalza sulle armature fragili elfiche... e vabbè, se la fortuna aiuta gli audaci questa volta non posso fargliene una colpa visto che in effetti ho giocato un autentico catenaccio, tra l'altro impossibilitato a rispondere al fuoco a causa dei mantelli elfici. Dobbiamo interrompere, anche se mantenevo i miei tre obiettivi non posso dire che li tenevo saldamente, se avessimo continuato probabilmente non sarei riuscito a mantenerli... per cui anche se si è deciso per un pareggio per me è una vittoria, almeno morale, del mio avversario.

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